lunedì 13 febbraio 2017

L'arte di allattare

Sono passati due mesi e mezzo da quando sono diventata mamma.
Ammetto, è stato un periodo molto difficile. Sopratutto per l'allattamento. Quella pratica che credevo fosse così automatica per qualunque madre, scopro invece non essere così.
Si, perchè sembra che la società odierna faccia di tutto per non farci più sentire adeguate a questo rito. Lo spettro del " Avrai poco latte", oppure del " Il tuo latte non sarà nutriente se mangia così spesso" erano all'ordine del giorno. E come per me, per chissà quante donne che, provate già dall'esperienza forte della gravidanza e del parto, si scoraggiano e passano al latte artificiale.
Questo post lo scrivo per tutte le future mamme. Lo scrivo per sostenerle nel mio piccolo, a non mollare. 
Sono felice di essermi imbattuta in questa difficoltà, perchè se allattare fosse stato semplice per me mi sarei comportata da saccente magari, pensando che ogni madre può istintivamente nutrire semplicemente il suo piccolo.
La difficoltà invece esiste, le cause sono moltissime, vuoi per il parto medicalizzato, per il trauma subito dalla madre durante il travaglio, per il trauma subito dal piccolo durante una lunga espulsione...Molte le motivazioni che portano a rallentare questa meravigliosa pratica.
Poi spesso le mamme che pensano, a causa di alcuni comportamenti del neonato, di non avere latte, in realtà sono quelle che ne hanno di più ( vedi riflesso di emissione forte, Lega del Latte ), ed ecco che lo scoraggiamento arriva e si passa con grande sofferenza all'artificiale.
Tutte noi abbiamo latte, si e vero, bisogna starci dietro, per alcune come me non è così immediato, ma non scoraggiatevi mai, tappatevi le orecchie perchè potete farcela. Per me sono stati quasi due mesi di agonia, per il male al seno, per la paura d non nutrire la mia piccola, ansie a non finire....Ma le cose poi decollano, lasciatevi questi 40 giorni di assestamento perchè sono fondamentali!
E' troppo semplice abbandonare l'idea di allattare e fare un meraviglioso dono di protezione alla vostra creatura passando con facilità all'artificiale, e poi schermarlo con farmaci e vaccini...La prima vera difesa per lui è il vostro latte. Siatene consapevoli. Con difese immunitarie forti, ci saranno meno probabilità di ammalarsi. 
Spero che ascolterete queste poche parole. Parole di una mamma che vi assicuro, ha sofferto molto. E spesso sono stata spronata a gettare la spugna, per non cadere in depressione....Tenete duro, perchè se vi fidate di voi e del vostro cucciolo tutto, anche se con più lentezza, partirà e darete al vostro pargolo il nutrimento di cui ha bisogno!
Coraggio mamme!


Cucinare che passione...Plumcake alle banane!

Finalmente riprendo a fare qualcosa in cucina, la mia piccolina ha meno bisogno assiduo della mamma, e quindi riesco a dedicarmi alle mie passioni!
L'altro giorno ho sfornato questo buon plumcake, vi lascio la ricetta:


INGREDIENTI:
2 banane mature - 300 gr. di farina tipo 2 o integrale BIO - 160 gr di malto di riso, o di zucchero integrale mascobado - 20 gr. di cacao amaro -  60 gr. di nocciole tritate - 30 ml di olio di girasole - 90 ml circa di latte vegetale - un pizzico di bicarbonato - un pizzico di sale - mezza bustina di cremor tartaro.
PROCEDIMENTO:
Per prima cosa schiacciare le banane, unire il malto e il latte ( tenere da parte tre cucchiai) . A parte mescolare la farina setacciandola, il sale, il bicarbonato, le nocciole, il lievito. Aggiungere il tutto al composto di banane e mescolare.
Accendere il forno a 180 gradi.
Dividere l'impasto in due, in una parte aggiungere il cacao amaro disciolto nel latte rimasto, mescolare.
Oleare e infarinare uno stampo per plumcake, mettere il composto a cucchiaiate in modo che rimanga diviso e vi permetta di avere l'effetto bicolor.
Infornare per 45 minuti....E buon appetito!

mercoledì 19 ottobre 2016

La razza superiore

Sono sparita da un bel pò di mesi....E mi dispiace un sacco! Questo è successo perchè nella mia vita sono successe alcune cose , come a tutti del resto, ma diciamo che ho avuto altre priorità....E nel frattempo mi accingo a diventare mamma!
Non avrei mai pensato che mi sarei trovata a vivere la gravidanza, io così "orsa" coi bimbi, ma anche così distaccata dall'idea di essere mamma. Enorme amore per gli animali ma gli esseri umani, diciamocelo, alle volte provocano in me profondo disprezzo, per cui l'idea di averne uno che magari un domani non rispecchi i miei canoni di umanità, beh, mi lasciava perplessa....
Ora, in gravidanza, ho una sensibilità se possibile, ancora superiore al passato....
Ho voglia in questo post di parlare di latte di mucca, argomento già affrontato più volte, anche in questo blog, ma credo non ancora passato di moda perchè...Beh si, perchè le persone non aprono gli occhi così facilmente, diciamocelo. Poi la televisione, la medicina, e altre fonti di informazione non aiutano perchè continuano a sostenere che il latte fa bene, che il latte dà calcio, ecc....
Ecco, non ho più voglia di parlare del latte come alimento, ne ho già parlato, dico solo in due parole che oltre ad essere un grande acidificante per il corpo, la fonte di calcio quale è può essere ritenuta una fonte "finta" perchè fa consumare più calcio rispetto a quello che dà, quindi di certo, non va bene.
Vorrei in questo post soffermarmi su ciò che più mi sta a cuore in questo periodo, cioè del fatto che il latte è si un alimento dannoso, ma è soprattutto un alimento che crea un'enorme sofferenza alle mucche e ai propri figli.
La salute dell'essere umano, arrivata a questo punto della mia vita, la vedo come qualcosa di secondario. La cosa che dovrebbe essere considerata per prima è l'etica, è il rispetto per l'animale, per l'ambiente che ci circonda. L'essere umano si crede "padrone" di tutto, si crede la razza superiore. Mentre non considera mai che è stato inserito probabilmente in questo disegno divino per svolgere un altro ruolo, di colui che controlla che ogni essere vivente non dotato di parola venga tutelato, un ruolo collegato al rispetto per tutto ciò che è presente in questa terra....Beh, sicuro che questo ruolo non lo sta svolgendo. O meglio, in pochi lo fanno. La maggior parte delle persone che conosco con estrema arroganza si credono superiori ad ogni altro essere vivente che appartiene a questo mondo e che non è dotato di parola.
L'uomo è in grado di gestire, di lavorare in un allevamento intensivo, e questo fa capire come ci sia anestesia dell'anima....
Le mucche per esempio potrebbero vivere serenamente 15 anni, invece facendole partorire continuamente vivono al massimo 4 anni per poi essere macellate stremate ( e poi, i carnivori si chiedono mai che tipo di energia introducano con una carne ricavata da un animale così sofferente??).
I loro figli non meritano di essere allattati perchè il latte prodotto da quella mamma deve saziare l'uomo. E il vitello disperato viene allontanato e dopo pochi mesi  ammazzato perchè con carne molto tenera, ottima per i desideri del volubile " uomo".
Ecco, alle volte credo che immedesimarsi nella vita di altri esseri viventi potrebbe essere un buon esercizio per scrollarci di dosso questa indifferenza.
Vi immaginate, care mamme, lo strazio se dopo aver partorito la vostra creatura vi venisse portata via perchè il vostro latte deve saziare qualche razza ritenuta superiore?
O è un pensiero che non viene affrontato, vissuto perchè inimmaginabile? Non esiste un'altro essere vivente che possa essere ritenuto superiore alla razza umana, vero? Eh già, troppo facile dico io....
Questo articolo non vuol dire nulla, ma allo stesso tempo vuol dire molte cose....Credo che ognuno di noi necessiti di sensibilità, ognuno di noi necessita di amare più di quanto faccia, di ragionare più di quanto faccia, perchè solo così questo mondo diventerà migliore, anche per lo stesso essere umano.
Ps: quest'immagine è un'immagine abbastanza utopistica, gli allevamenti intensivi ormai la fanno da padrone anche qua in Italia ( alla faccia della garanzia della carne e del latte italiano)....Per chi crede che le cose stiano ancora così, andate a guardarvi qualche video maggiormente realistico ed aprite gli occhi.



lunedì 21 marzo 2016

Profumi di Primavera...

La primavera è arrivata, quindi si ha anche più desiderio di cibi freschi, sempre coccolosi!
Vi propongo le crostatine con cous cous e crema di yogurt e fragole! Pronti?

Ingredienti per 8 crostatine:
110 g. di cous cous integrale - 230 ml di succo di mela - 180 gr. di yogurt di soia al naturale - 1 cucchiaio di malto di riso - 2 manciate di mandorle a lamelle - frutti rossi a scelta ( fragole, lamponi, ribes, mirtilli rossi) - 1 limone bio - 1 cucchiaio di zucchero mascobado

Procedimento :
Far bollire il succo di mela, aggiungere poi per la cottura il cous cous aggiungendo un pizzico di sale, per due minuti. Spegnere e lasciare riposare per una decina di minuti. Prendete delle formine per piccole crostate, mettete la carta forno bagnata, e in ciascuna mettete del cous cous schiacciandolo e sistemandolo, creando il bordo più alto. Mettere in forno per 15 minuti a 180°. Nel frattempo prepariamo la crema fredda di yogurt mettendo lo yogurt in una tazza con il cucchiaio di malto e la buccia del limone tritata. Quando le crostatine saranno pronte e fredde, aggiungiamo la crema di yogurt. Prendiamo i frutti rossi e li mettiamo in una padellina con il succo di mezzo limone e 1 cucchiaio di mascobado ( zucchero integrale) e li lasciamo un pò cuocere. Quando saranno pronti li metteremo sopra le crostatine, aggiungendo le mandorle a lamelle tostate in padella. Il fresco della crema di yogurt contrasterà col tepore dei frutti rossi ( nel mio caso ho utilizzato le fragole, a pezzetti).
Gustate il dessert anche per colazione!



mercoledì 2 marzo 2016

"La storia della Piccola Anima"

Oggi ho voglia di lasciarvi una storia, una meravigliosa storia, che ha ispirato anche uno spettacolo che io e alcune care compagne di vita abbiamo realizzato qualche anno fa...E' una poesia che farà riflettere, leggera ma con un messaggio molto forte e preciso.
E' stata scritta da Neale Donald Walsch, l'autore di " Conversazioni con Dio".
La dedico con Amore ad ognuno di Noi:

C'era una volta, in un luogo fuori dal tempo, una Piccola Anima 
che disse a Dio: "Io so chi sono!"
"Ma e' meraviglioso! E dimmi, chi sei?" chiese il Creatore.
"Sono la Luce!"
Il volto di Dio si illumino' di un grande sorriso.
"E' proprio vero! Tu sei la Luce."
La Piccola Anima si senti' tanto felice, perche' aveva finalmente
scoperto quello che tutti i suoi simili nel Regno avrebbero
dovuto immaginare.
"Oh", mormoro', "e' davvero fantastico!"
Ben presto pero', sapere chi era non fu piu' sufficiente.
Sentiva crescere dentro di se' una certa agitazione, 
perche' voleva essere cio' che era.
Torno' quindi da Dio (un'idea niente male per chiunque desideri
essere Chi E' in Realta') e, dopo aver esordito con un:
"Ciao, Dio!" domando': "Adesso che so Chi Sono, va bene se lo sono?"
E Lui rispose: "Intendi dire che vuoi essere Chi Sei Gia'?"
"Beh, una cosa e' saperlo, ma quanto a esserlo veramente...
Insomma, io voglio capire come ci si sente nell'essere la Luce!"
"Ma tu sei la Luce", ripete' Dio, sorridendo di nuovo.
"Si, ma voglio scoprire che cosa si prova!" 
piagnucolo' la Piccola Anima.
"Eh, gia'" ammise il Creatore nascondendo a malapena una risatina,
"avrei dovuto immaginarmelo. 
Hai sempre avuto un grande spirito d'avventura."
Poi cambio' espressione. 
"Pero', pero'... C'e' un problemino.."
"Di che si tratta?"
"Ebbene, non c'e' altro che Luce. Vedi io ho creato solo cio' che sei e, 
di conseguenza, non posso suggerirti nulla per sentire Chi Sei,
perche' non c'e' niente che tu non sia."
"Ehh?" balbetto' la Piccola Anima, 
che a quel punto faceva fatica a seguirlo.
"Mettiamola in questo modo", spiego' Dio. "Tu sei come una candela
nel Sole. Oh, esisti, indubbiamente. In mezzo a milioni di miliardi
di altre candele che tutte insieme lo rendono cio' che e'.
E il sole non sarebbe il Sole senza di te.
Senza una delle sue fiammelle rimarrebbe una semplice stella...
perche' non risulterebbe altrettanto splendente.
E, dunque, la domanda e' questa: 
Come fare a riconoscersi nella Luce quando se ne e' circondati ?"
"Ehi", protesto' la Piccola Anima, "il Creatore sei tu. Escogita una soluzione !"
Lui sorrise di nuovo. "L'ho gia' trovata", affermo'.
"Dal momento che non riesci a vederti come Luce quando sei dentro la luce,
verrai sommerso dalle tenebre."
"E che cosa sarebbero queste tenebre"
"Sono cio' che tu non sei" fu la Sua risposta.
"Mi faranno paura?"
"Solo se sceglierai di lasciarti intimorire", lo tranquillizzo' Dio.
"In effetti, non esiste nulla di cui avere paura, a meno che non sia tu
a decidere altrimenti.
Vedi, siamo noi a inventarci tutto. A lavorare di fantasia."
"Ah, se e' cosi'..." fece un sospiro di sollievo la Piccola Anima.
Poi Dio prosegui' spiegando che si arriva alla percezione delle cose
quando ci appare il loro esatto opposto.
"E questa e' una vera benedizione", affermo', "perche', se cosi' non fosse,
tu non riusciresti a distinguerle.
Non capiresti che cos'e' il Caldo senza il Freddo, ne' che cos'e' 
Su se non ci fosse Giu', ne' Veloce senza Lento.
Non sapresti che cos'e' la Destra in mancanza della Sinistra,
e neppure che cosa sono Qui e Adesso, se non ci fossero La' e Poi.
Percio' - concluse -  quando le tenebre saranno ovunque,
non dovrai agitare i pugni e maledirle.
Sii piuttosto un fulgore nel buio e non farti prendere dalla collera.
Allora saprai Chi Sei in Realta', e anche tutti gli altri lo sapranno.
Fa' che la tua Luce risplenda al punto da mostrare a chiunque
quanto sei speciale!"
"Intendi dire che non e' sbagliato fare in modo che gli altri
capiscano il mio valore?" chiese la Piccola Anima.
"Ma naturalmente!" ridacchio' Dio.
"E' sicuramente un bene! Rammenta, pero', che <speciale>
non significa <migliore>.
Tutti sono speciali, ognuno a modo proprio!
Tuttavia, molti lo hanno dimenticato. Capiranno che e' buona cosa
esserlo nel momento in cui lo comprenderai tu."
"Davvero?" esclamo' la Piccola Anima danzando, 
saltellando e ridendo di gioia.
"Posso essere speciale quanto voglio?"
"Oh, si, e puoi iniziare fin da ora", rispose il Creatore
che danzava, saltellava e rideva a Sua volta.
"In che modo ti va di esserlo?"
"In che modo? Non capisco."
"Beh", suggeri' Dio, "essere la Luce non ha altri significati,
ma l'essere speciali puo' essere interpretato in vari modi.
Lo si e' quando si e' teneri, o quando si e' gentili, o creativi.
E ancora, si e' speciali quando ci si dimostra pazienti.
Ti vengono in mente altri esempi?"
La Piccola Anima rimase seduta per qualche istante a riflettere.
"Ne ho trovati un sacco!" esclamo' infine.
"Rendersi utili, e condividere le esperienze, e comportarsi 
da buoni amici.
Essere premurosi nei confronti del prossimo.
Ecco, questi sono modi per essere speciali!".
"Si!" ammise Dio, "e tu puoi sceglierli tutti, o trovare qualsiasi 
altro modo per essere speciale che ti vada a genio, in ogni momento.
Ecco che cosa significa essere la Luce."
"So cosa voglio essere, io so cosa voglio essere!" annuncio' la Piccola Anima
sprizzando felicita' da tutti i pori.
E ho deciso che scegliero' quella parte che viene chiamata
<essere disposti al perdono>.
Non e' forse speciale essere indulgenti?
"Oh, certo", assicuro' Dio. "E' molto speciale."
"Va bene, e' proprio quello che voglio essere.
Voglio saper perdonare.
Voglio Fare Esperienza in questo modo."
"C'e' una cosa pero' che dovresti sapere."
La Piccola Anima fu quasi sul punto di perdere la pazienza.
Sembrava ci fosse sempre qualche complicazione.
"Che c'e' ancora?" ribatte' con un sospiro.
"Non c'e' nessuno da perdonare", disse Dio.
"Nessuno?" Era difficile credere a cio' che aveva appena udito.
"Nessuno", ripete' il Creatore. "Tutto cio' che ho creato e' perfetto.
Non esiste anima che sia meno perfetta di te. Guardati attorno."
Solo allora la Piccola Anima si rese conto che si era radunata 
una grande folla.
Tanti altri suoni simili erano arrivati da ogni angolo del Regno
perche' si era sparsa la voce di quella straordinaria 
conversazione con Dio e tutti volevano ascoltare.
Osservando le innumerevoli altre anime radunate li' intorno,
non pote' fare a meno di dare ragione al Creatore.
Nessuna appariva meno meravigliosa, meno magnifica o meno perfetta.
Tale era il prodigio di quello spettacolo, e tanta era la Luce
che si sprigionava tutt'attorno, che la Piccola Anima
riusciva a malapena a tenere lo sguardo fisso sulla moltitudine.
"Chi, dunque, dovrebbe essere perdonato?" torno' alla carica Dio.
"Accidenti, mi sa proprio che non divertiro'!
Mi sarebbe tanto piaciuto essere Colui Che Perdona.
Volevo sapere come ci si sente a essere speciali in quel senso."
La Piccola Anima capi', in quel momento, che cosa di prova
a essere tristi.
Ma un'Anima Amica si fede avanti tra la folla e disse:
"Non te la prendere, io ti aiutero'."
"Dici davvero? Ma che cosa puoi fare?"
"Ecco, posso offrirti qualcuno da perdonare!"
"Tu puoi..."
"Certo! Posso venire nella tua prossima vita e fare qualcosa
che ti consentira' di dimostrare la tua indulgenza."
"Ma perche'? Per quale motivo?" chiese la Piccola Anima.
"Sei un Essere di suprema perfezione! Puoi vibrare a una velocita'
cosi' grande da creare una Luce tanto splendente 
da impedirmi quasi di guardarti!
Che cosa mai potrebbe indurti a rallentare le tue vibrazioni
fino a offuscarla? Che cosa potrebbe spingere te
-che sei  in grado di danzare in cima alle stelle
e viaggiare per il Regno alla velocita' del pensiero-
a calarti nella mia vita e divenire tanto pesante da compiere
questo atto malvagio?"
"E' semplice", spiego' l'Anima Amica, "perche' ti voglio bene."
Sentendo quella risposta, lo stupore invase la Piccola Anima.
"Non essere tanto meravigliato, Piccola Anima.
Tu hai fatto lo stesso per me. Davvero non ricordi?
Oh, abbiamo danzato insieme molte volte, tu e io.
Nel corso di tutte le eta' del mondo e di ogni periodo storico,
abbiamo ballato.
Abbiamo giocato per tutto l'arco del tempo e in molti luoghi.
Solo che non te ne rammenti.
"Entrambi siamo stati Tutto. Siamo stati Su e Giu',
la Sinistra e la Destra, il Qui e il La', l'Adesso e il Poi;
e anche maschio e femmina, bene e male:
siamo ambedue stati la vittima e l'oppressore.
Ci siamo incontrati spesso, tu e io, in passato;
e ognuno ha offerto all'altro l'esatta e perfetta opportunita'
di Esprimersi e di Fare Esperienza di Cio' che Siamo in Realta'."
"E quindi", continuo' a spiegare l'Anima Amica,
"io verro' nella tua prossima vita e, questa volta, saro' il <cattivo>.
Commentero' nei tuoi confronti qualcosa di veramente terribile,
e allora riuscirai a provare come ci si sente nei panni
di Colui Che Perdona".
"Ma che cosa farai", domando' la Piccola Anima,
leggermente a disagio, "da risultare tanto tremendo?"
"Oh", rispose l'Anima Amica strizzando l'occhio,
"ci faremo venire qualche bella idea".
Poi soggiunse a voce bassa:
"Sai, tu hai ragione riguardo a una cosa".
"E quale sarebbe?"
"Dovro' diminuire alquanto le mie vibrazioni, e aumentare
a dismisura il mio peso per commettere questa brutta cosa.
Mi tocchera' fingere di essere cio' che non sono.
E quindi, ti chiedo in cambio un favore."
"Oh, qualsiasi cosa, qualsiasi cosa!" grido' la Piccola Anima,
che intanto ballava e cantava.
"Riusciro' a perdonare, riusciro' a perdonare!"
Poi si rese conto del silenzio dell'Anima Amica e allora chiese:
"Che cosa posso fare per te? Sei davvero un angelo,
sei cosi' disponibile ad accontentarmi!"
"E' naturale che sia un angelo!" li interruppe Dio.
"Ognuno di voi lo e'! E rammentatelo sempre: 
Io vi ho mandato solo angeli."
A quel punto la Piccola Anima senti' ancora piu' forte il desiderio
di esaudire la richiesta e chiese di nuovo:
"Che cosa posso fare per te?"
"Quando ti colpiro' e ti maltrattero', nell'attimo in cui commettero'
la cosa peggiore che tu possa immaginare,
in quello stesso istante ..."
"Si? Si..."
"Dovrai rammentare Chi Sono in Realta'", concluse l'Anima Amica
gravemente.
"Oh, ma lo faro'!" esclamo' la Piccola Anima, "lo prometto!
Ti ricordero' sempre cosi' come sei qui, in questo momento!"
"Bene", commento' l'Anima Amica, "perche', vedi, dopo che 
avro' finto con tanta fatica, avro' dimenticato chi sono.
E se non mi ricorderai per come sono, potrei non rammentarmelo
per un sacco di tempo.
Se mi scordassi Chi Sono, tu potresti addirittura dimenticare
Chi Sei, e saremo perduti entrambi.
E allora avremmo bisogno di un'altra anima che venisse
in nostro soccorso per rammentarci Chi Siamo."
"No, questo non accadra'!" promise la Piccola Anima.
"Io ti ricordero'! E ti ringraziero' per avermi fatto questo dono:
l'opportunita' di provare Chi Sono."
Quindi, l'accordo fu fatto. 
E la Piccola Anima ando' verso una nuova vita,
felice di essere la Luce e raggiante per la parte 
che aveva conquistato, la Capacita' di Perdonare.
Attese con ansia ogni momento in cui avrebbe potuto fare
questa esperienza per ringraziare l'anima che 
con il suo amore l'aveva resa possibile.
E in tutti gli istanti di quella nuova vita,
ogni qualvolta compariva una nuova anima a portare
gioia o tristezza -specialmente tristezza-
ricordava quello che aveva detto Dio.
"Rammentatelo sempre",
aveva affermato con un sorriso,
"Io vi ho mandato solo angeli". 



domenica 7 febbraio 2016

Bicchiere di Tiramisù

Buona domenica!! Si è vero, avevo promesso più continuità ma non è stato così, mi son persa tra le mille cose da fare! Per farmi perdonare però....Ricettina facile e golosa che dite??
Il tiramisù è un dolce che amo molto, l'originale quando la mamma lo fa non nego che mi fa ancora impazzire, ma ne sto sperimentando molti ultimamente per trovare la ricetta vegan perfetta del tiramisù!


Questa è molto buona e semplice, vi elenco gli ingredienti per circa 6 bicchieri:
Per il pan di spagna:
180 gr. di farina tipo 2
60 gr di fecola di patate
120 gr di olio evo delicato ( oppure 60 di olio evo e 60 di girasole)
150 ml di latte di soia non zuccherato
1 bustina di cremor tartaro ( lievito naturale)
Per la crema:
500 ml di latte di mandorla
80 gr di malto di riso
20 gr di farina di riso
10 gr di amido di mais
1 pizzico di curcuma
scorza di mezzo limone
mascarpone vegan e quindi 250 gr di yogurt di soia e 200 di panna di soia( o se non avete tempo di prepararlo, panna di soia da montare 250 ml)
1 cucchiaino di caffè in polvere
cacao amaro
Per la bagna
latte di mandorla ( o di soia, o acqua)
orzo solubile
1 cucchiaino di brandy
Procedimento
Per prima cosa 24 ore prima prepariamo il mascarpone semplicemente mettendo 250 gr di yogurt di soia non zuccherato in un canovaccio a sgocciolare, per 24 ore. Trascorso il tempo, aggiungerete allo yogurt che si sarà essiccato, aggiungete mescolando con una frustina la panna.
Lasciate in frigo un'oretta.
Prepariamo il pan di spagna ( quando preparate il mascarpone potete preparare anche questo, così il giorno dopo l'avete già pronto e freddo) mettendo in una terrina l'olio, lo zucchero e mescolate. Unite poi la fecola, la farina e il lievito setacciandole.. Unire alla fine il latte di soia. Disponete l'impasto in una pirofila ( io ho usato quella da plumcake, non molto grande) con carta forno e cuocete per 30 minuti a 170°. Lasciarlo raffreddare.
Prepariamo la crema mettendo il latte ( tenetene da parte poco) a scaldare aggiungendo il malto di riso e la scorza del limone a pezzetti. In una ciotolina a parte mettete il resto del latte con la curcuma, l'amido e la farina. Quando il latte sarà caldo aggiungete la pastella e fate bollire per qualche minuto. Togliere il limone, aggiungere il cucchiaino di caffè in polvere e lasciare raffreddare. Quando sarà fredda aggiungete il mascarpone vegan ( o se volete la panna montata).
Preparate la bagna scaldando il latte e aggiungetelo in una tazza all'orzo e al brandy.
Prendete il pan di spagna e con un coppapasta ritagliate la forma che vi serve per i bicchieri.
Tagliate poi ogni forma orizzontalmente in 3 strati.
Prendete i bicchieri, mettete un cucchiaio di crema , aggiungete sopra lo strato di pan di spagna che imbevete con qualche cucchiaio di orzo, aggiungete la crema, spolverizzate con cacao amaro e continuate così fino ad aver riempito i bicchieri.
Mettete in frigo e lasciate riposare almeno 12 ore.
Buon dessert naturale! ;-)

martedì 1 dicembre 2015

Tartellette con crema e pere caramellate

L'inverno è una stagione magica, l'energia è tutta rivolta verso l'interno, siamo più introspettivi, la natura anche, abbiamo più desiderio di goderci il calduccio in casa, abbiamo più voglia di coccole e tutto è più lento e riflessivo....
Con questo stato d'animo ieri ho preparato le tartellette con crema e pere caramellate, un'ottima merenda ma anche un delizioso dolce mono porzione da offrire ai vostri invitati.
Come le ho realizzate?
Ingredienti per 6 tartellette:
Per la pasta:
200 gr farina integrale di grano bio - la scorza di un'arancia - 50 gr di mascobado - 90 ml di olio di girasole - 40 ml di acqua fredda
Per la crema:
300 ml di latte di mandorla - baccello di vaniglia - 1 cucchiaio di farina di riso - la punta di un cucchiaino di agar agar - 50 ml di sciroppo di riso - 30 gr di panna di riso
Per la copertura:
2 pere - il succo di un'arancia - 50 gr di mascobado - zenzero e cannella in polvere
INIZIAMO!
Intanto preparate la pasta, con la farina, la scorza dell'arancia, lo zucchero, l'olio ed infine l'acqua che avete tenuto un po' in frigo ( o freezer se avete poco tempo) perché dev'essere bella ghiacciata!
Mescolate finchè otterrete un composto che tende un po' a sbriciolarsi. Lo compattate e lo mettete in frigo per un'ora.
Nel frattempo prepariamo la crema mettendo sul fuoco 300 ml di latte di mandorla, la panna, la vaniglia, la farina e l'agar agar, e lo sciroppo. Mescolare finchè il tutto si addensa.
Per le pere caramellate invece tagliate le pere a pezzettini piccolini, le mettete in un pentolino aggiungendo lo zenzero e la cannella 8 a piacere, circa mezzo cucchiaino), aggiungere lo zucchero, il succo dell'arancia spremuto e fate andare a fuco lento finchè i liquidi si assorbono e le pere saranno di un bel color marroncino.
Togliamo la pasta dal frigo e disponiamola in stampini per crostatine con carta forno sotto. Accendiamo il forno a 180° e quando sarà pronto le cuociamo bucherellando il fondo, per 20 minuti.
Quando sarà pronto mettiamo la crema ( organizzatevi affinché la crema nn si freddi sennò si addensa, al massimo potete frullarla se si è raffreddata e rappresa troppo), e per finire la frutta. Spolveriamo con cannella et voilà!
Ottimo dolce anche per le feste natalizie!